Annuario
ANNO SCOLASTICO 2022/2023
UNA SCUOLA CHE APRA MONDI E CHE SI APRA AL MONDO
“Prometeo si può legare: il difficile è impedir che si sciolga”.
Arturo Graf, Ecce Homo, 1908
Nella natura composita e varia dei suoi contributi, l’Annuario 2022/2023 vuole raccogliere un anno di vita della nostra comunità scolastica, riprodurre la dinamicità e la vivacità della nostra scuola, essere specchio dell’impegno e della passione di tutti coloro che vi operano, fotografare un’istantanea lunga un anno della riflessione, formazione e ricerca che intendiamo mettere alla base del nostro agire e progettare didattico.
La pluralità degli indirizzi di studio ci consente di soddisfare diverse attitudini, interessi e aspirazioni degli studenti che si iscrivono nel nostro Istituto; infatti l’impegno della comunità docente è costantemente rivolto a ripensare i curricoli alla luce delle esigenze emergenti, a rinnovare gli approcci metodologici integrando nella didattica tradizione culturale e tecnologie digitali, apertura agli scenari internazionali ma anche al territorio, alla realtà locale.
La formazione degli studenti è oggi più che mai un processo complesso; solo in piccola parte assomiglia ad una scala, ad un avanzamento progressivo dal basso verso l’alto, ad un percorso lineare da svolgere un gradino dopo l’altro. In questa metafora l’arrivo è già deciso, il percorso anche, i tempi pure: lo studente deve solo applicare alla lettera quanto indicato. L’apprendimento invece è fatto di oscillazioni, di brusche interruzioni, di ripartenze, virate e pause. Come una fiamma. Non a caso uno dei principali simboli della conoscenza è il fuoco, che Prometeo ruba agli dei per donarlo agli uomini, rendendoli così liberi e capaci di intelletto e di continuo progresso. L’apprendimento, come il fuoco, deve essere acceso ed alimentato attraverso la curiosità, il desiderio di sapere, le sfide cognitive, la possibilità di modificare le traiettorie note di ciò che sappiamo e di ciò che pensiamo. Come scrive il neuroscienziato Stanislas Dehaene: "Un organismo passivo non impara praticamente nulla, perché per imparare il cervello deve generare attivamente delle ipotesi, con curiosità ".
Accendere e fare spazio, aprire mondi nuovi e aperture mai pensate prima: questa è la vera mission della scuola in un mondo in cui i saperi invecchiano precocemente; nella società liquida in cui viviamo imparare ad apprendere costituisce l’essenziale. E non è una novità: nella scena di apertura del Simposio di Platone, Socrate così risponde ad Agatone che lo vorrebbe vicino a sé “per essere ‘riempito’ della sua sapienza: “Io sono vuoto come te e come te desidero sapere”.
Una scuola che apra mondi e che si apra al mondo. Questa è la Scuola che vogliamo realizzare: per i nostri studenti, per noi che ci lavoriamo, per il Futuro che stiamo costruendo.
Prof.ssa Patrizia Lucangeli