Il Diritto alla Difesa
Il giorno 1 ottobre 2025, presso l’Aula Magna dell’ITET Bramante-Genga, le classi VA-AFM, VB-AFM e VE-RIM dell’indirizzo economico, accompagnate dalle loro docenti di Diritto: Prof.ssa Biagiotti Evelina, Prof.ssa Bonci Cinzia e Prof.ssa Olivi Lorena, hanno preso parte a un importante incontro formativo sul tema del diritto alla difesa, uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico.
L’evento ha visto la partecipazione, nella veste di relatori, della Prof.ssa Chiara Gabrielli, Docente di Diritto Processuale Penale presso l’Università di Urbino, e dell’Avv. Andrea Valentinotti del Foro di Ravenna che ha arricchito il dibattito con esempi concreti tratti dalla sua esperienza professionale.
Al centro dell’incontro, l’articolo 24 della Costituzione italiana, che recita: “La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.”
Questo principio garantisce la parità tra le parti nel processo e tutela la possibilità per ogni cittadino di far valere le proprie ragioni dinanzi alla legge. La difesa, quindi, non è solo un presidio tecnico, ma un valore democratico che riflette il rispetto della dignità umana e la centralità della persona.
Particolare attenzione è stata dedicata all’articolo 3, comma 2 della Costituzione, frutto dell’impegno di Lelio Basso durante i lavori dell’Assemblea Costituente. Questo comma introduce il concetto di uguaglianza sostanziale, un elemento innovativo rispetto alle Costituzioni dell’epoca:
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”
Tale principio impone allo Stato un ruolo attivo nel garantire pari opportunità, anche attraverso l’accesso alla difesa per i cittadini meno abbienti, come previsto dal comma 3 dell’articolo 24 Cost: “Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”
La Prof.ssa Gabrielli e l'Avv. Valentinotti hanno chiarito aspetti fondamentali del processo penale e della professione partendo da un’affermazione del costituzionalista Gustavo Zagrebelsky: "il diritto non riesce a rendere perfetto il mondo, ma lo rende migliore di quello che è"
Il diritto è dunque uno strumento umano, imperfetto, ma essenziale per l'ordine civile e la dignità; la pena non è vendetta, ma rieducazione e reinserimento sociale (art. 27 Cost.), mirando alla risocializzazione del condannato poiché "si va in carcere perché si è puniti e non per essere puniti"
L'Avv. Valentinotti, attraverso l'esposizione di alcuni casi, ha mostrato la concretezza del lavoro forense. L'analisi di queste situazioni quotidiane ha evidenziato come il sistema giudiziario debba bilanciare la repressione del crimine con la proporzionalità della risposta penale.
L'incontro ha rappresentato anche un'importante occasione di orientamento universitario, soprattutto per gli studenti che stanno manifestando il desiderio di intraprendere la carriera di magistrato o di avvocato. Ha offerto uno sguardo realistico e critico sulle professioni legali.
Prof.ssa Olivi Lorena