Incontro con Anne Steiner: Albe e Lica Steiner - Grafici partigiani

Venerdì 17 ottobre 2025 i ragazzi delle nostre classi quinte e quarte hanno partecipato all’incontro con Anna Steiner, organizzato dall’istituto.

Gli studenti sono stati molto partecipi e attenti alle emozionanti parole della relatrice che ha raccontato l’esperienza terribile vissuta dalla sua famiglia durante il Fascismo e ha declinato quelle atrocità nella nostra epoca contemporanea.

A partire dal delitto dello zio di Albe Steiner, Giacomo Matteotti, simbolo di resistenza civile, Anna Steiner ha approfondito il legame fra memoria storica, comunicazione e impegno civile, passando per l’opera di Albe e Lica Steiner, i suoi genitori. Infatti, attraverso il racconto del loro lavoro come “grafici partigiani” e al contempo pionieri della grafica cosiddetta di “pubblica utilità” nel dopoguerra, di cui il nostro territorio vede un importante rappresentate in Massimo Dolcini, la relatrice ha fatto riflettere gli studenti sul ruolo della cultura, dell’arte, della comunicazione come strumenti di pace, partecipazione e coscienza democratica.

Alcuni nostri studenti hanno lasciato una testimonianza scritta della loro esperienza.

È stato molto toccante vedere l’emozione di Anna Steiner nel raccontare la sua storia. Inizialmente ci ha spiegato che la parte materna della sua famiglia venne perseguitata per motivi religiosi durante il ventennio fascista, suo nonno era ebreo e venne deportato.

Dalla famiglia del padre invece proveniva Giacomo Matteotti, suo prozio, che venne ucciso per motivi politici.

Come i suoi genitori anche lei continua a portare la sua testimonianza sulla persecuzione razziale e politica, su ciò che è stato e che ci fa ancora riflettere. Come ha precisato, lei è una testimone indiretta di ciò che ha ascoltato dai suoi genitori e da tanti altri testimoni che insieme hanno incontrato nel corso della loro vita.  Ci ha raccontato nel dettaglio la sua storia e quella delle persecuzioni razziali durante la Shoah, mostrandoci una presentazione contenente testi di artisti del tempo, tra cui Primo Levi e anche immagini forti che mostrano ancora la dura verità dei campi di sterminio e che ci interpellano nel presente.

Alex Marchetti e Diego Sambuchi 4D

 

A me ha colpito quando Anna Steiner ha parlato e mostrato la foto di un bambino con le braccia alzate e un fucile puntato alla sua schiena, una foto molto forte che venne usata poi per molte copertine di libri. Quando ce l'ha mostrata ho subito percepito un senso di debolezza, paura e terrore, immedesimandomi nel bambino/ragazzino della foto.

Alessandro Vichi 4D

 

Anna Steiner, una donna molto gentile e sensibile, che ci ha raccontato la sua storia. I suoi genitori hanno vissuto durante la dittatura fascista, la guerra e le persecuzioni razziali e i suoi racconti ci hanno fatto rivivere quel periodo difficile. Anna ci ha parlato con emozione della vita dei suoi genitori: delle difficoltà quotidiane, della mancanza di cibo nei campi di sterminio, un tema purtroppo ancora attuale e soprattutto della paura di perdere le persone care. Le sue parole erano sincere e toccanti.

Farah Badis 4D