L’ultimo saluto al Professor Glauco Mancini

Foto di Alberto Ghiddi

Una figura esile che si muove con passo lungo e deciso nei corridoi della scuola, una camminata veloce che si armonizza nei modi garbati e affabili di un uomo d’altri tempi, lo sguardo intenso e ieratico che incute rispetto e al contempo affascina gli spiriti ribelli di adolescenti intenti ad ascoltarlo. Per tutti è stato e sarà sempre il Professore.

Il Professor Glauco Mancini è venuto a mancare qualche giorno fa, all’età di 100 anni. È stato uno dei docenti storici dell’indirizzo economico di questa scuola dove ha insegnato per quasi quarant’anni Lingua e Letteratura Inglese; ha formato generazioni di studenti che lo ricordano ancora con grande stima e amicizia; a loro ha lasciato, come solo i grandi maestri sanno fare, un segno profondo inciso nella memoria dell’anima. Amante degli animali, degli alberi e dei libri, ha dedicato la sua esistenza all’arte dell’educare, trasmettendo a chiunque l’abbia conosciuto il suo amore per la vita e per la bellezza.

Con grande affetto salutiamo il professore e l’uomo attraverso questi versi che, siamo certi, gli sarebbero piaciuti:

Per noi viandanti, eternamente in cerca della via
più solitaria, il giorno non inizia dove finisce un altro
giorno; e nessuna aurora ci trova dove il tramonto ci
ha lasciato.

Mentre la terra dorme, noi navighiamo.

Noi siamo i semi della pianta tenace che, appena
maturi come un cuore gonfio, il vento disperde.

Gibran Kahlil Gibran

I docenti, gli studenti e il Dirigente dell’ITET “Bramante – Genga”