Nessun giorno senza amore


Rubo questo titolo al poeta Franco Arminio, ad una sua poesia che ha fatto vibrare per qualche minuto l’aula magna della nostra scuola, da qualche mese purtroppo poco avvezza ad essere luogo di incontro e festa.

“La vita è un incrocio di abitudine e avventura.
La vita quotidiana è gradevole se contiene una vigilia,
La speranza di un bacio,
La prospettiva di un mondo altro.
Se togliamo dalla vita della gente
l’utopia di un mondo nuovo
e la prospettiva amorosa
resta solo l’impaccio delle mascherine,
la vita contratta […]
Dobbiamo trovare il modo
Di tener vivo l’amore”

(F. Arminio, Nessun giorno senza amore” da La cura dello sguardo)

I versi in questione ci sono stati omaggiati dalla dottoressa Patrizia Paoloni, responsabile dell’Ufficio Istruzione della provincia di Pesaro che così ha voluto salutare i ragazzi del Corso “Tecnico dell’Organizzazione di Eventi, Convegni e Fiere”, che oggi sono a scuola per ritirare i diplomi. Con loro lei ha condiviso tutte le fasi del percorso che ha avuto una durata triennale, anche come tutor della parte relativa alla alternanza scuola/lavoro, e li ha ringraziati per la freschezza e l’entusiasmo che hanno speso in tutti i progetti, per il prezioso contagio di energie vive e giovani che lei ricorderà con affetto e gratitudine, come simbolo del desiderio che sempre va riattivato, della speranza che non si deve offuscare mai.

La Speranza, del resto, è stata una parola molto spesa, in questa mattinata di festa che le mascherine ed il distanziamento hanno solo in parte oscurato: c’era un’emozione forte e vibrante, nell’aria, che attraversava le distanze, i saluti contenuti, i sorrisi nascosti. L’emozione del Dirigente scolastico, Anna Gennari e del Direttore del corso, nonché ideatore e realizzatore dello stesso, prof. Roberto Paolucci, che hanno sognato, progettato ed organizzato questo corso, che hanno sostenuto anche nei momenti in cui tutto sembrava vacillare per le enormi difficoltà che la pandemia ha creato in tutti i settori, compreso quello scolastico. Nel salutare i ragazzi la Preside ha voluto elogiare proprio la tenacia di chi non si è arreso, ricordando come questa sia sempre collegata alla Passione che la sorregge e la tiene in vita e, al proposito, ha citato Lucrezio:

“Cadendo, la goccia scava la pietra,
non per la sua forza, ma per la sua costanza”.

Nella stessa direzione anche il breve intervento di Paolo Pagnini, colui che ha acceso la scintilla nonché docente del corso, che ha invitato i ragazzi ad avere pazienza, ad attendere il momento in cui questa fase pandemica avrà termine per poi farsi trovare pronti alla ripartenza, con nel cuore e nella testa passione e competenze, ma  nelle tasche anche una certificazione importante, che li renderà preziosi per i  settori del turismo e dello spettacolo quando questi ritroveranno l’ossigeno che al momento è stato tolto loro, per necessità superiori.

L’intervento del prof. Luca Ceriscioli, ex Governatore della regione Marche ed ora docente del nostro Istituto, ribadisce l’importanza delle competenze nei ruoli, e l’ex assessore regionale, dottoressa Loretta Bravi, aggiunge il valore della originalità: “Questo corso”, ha affermato ha portato una ventata d’aria fresca in un sistema formativo piuttosto invecchiato e stanco. Ha avuto l’audacia di fondere l’istruzione alla formazione e questa deve essere la formula da perseguire in futuro, arricchendola sempre di originalità nei contributi, nelle proposte, nelle scelte”.

Al prof Paolucci, che ha condotto i ragazzi allo splendido risultato, il compito di saluti meno formali: un video che ha raccolto i momenti più belli e significativi del triennio e qualche battuta per stemperare la solennità del momento, ma anche un cenno alla giornata di Halloween che ricorre proprio oggi, perché scavare, svuotare e intagliare una zucca e ciò che questi ragazzi fanno ogni giorno dentro di sé, in questo momento difficile della nostra vita sociale, per scoprire le proprie possibilità nascoste ed il proprio talento ed affrontare con entusiasmo, serenità e capacità la vita, lo studio ed il lavoro.

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Quindi si è passati alla consegna dei diplomi, che sono stati meritati dai tredici ragazzi:

Emma Bonci, Filippo Bracci, Alessandro Carboni, Alberto Gliaschera, Davide La Macchia, Arianna Massi, Daniela Mogildea, Arianna Orazi, Sara Polignani, Basmaa Sabraoui, Gaia Sperandio Iacomucci, Francesco Tonelli, Diego Zacchilli.

Al temine della piccola cerimonia, i neodiplomati hanno a loro volta ringraziato il Dirigente scolastico, il Direttore del corso e i docenti, con una lettera piena di spontanea genuina gratitudine che ha fatto brillare qualche lacrima, qua e là. Perché dobbiamo sempre “trovare il modo di tener vivo l’amore”.

Patrizia Lucangeli