Partecipazione al progetto: “Sotto la pelle. Decolonizzare Villa Marina”
Il nostro istituto, con le classi 2I e 5P, accompagnate dalle proff. Lucia Gasparini e Angela Guardato, hanno partecipato in piccola parte al più ampio progetto: “SOTTO LA PELLE. DECOLONIZZARE VILLA MARINA”, tuttora in corso, guidate dalla curatrice Giancarla Ugoccioni dell’associazione culturale MACULA.
Il progetto, che vede l’arte visuale incontrare l’antropologia e gli studi post-coloniali, ha l’obiettivo principale di sensibilizzare il pubblico sulla storia della colonia di Villa Marina, attraverso un'installazione fotografica, un incontro tematico e una mostra fotografica diffusa. Il progetto è frutto di una collaborazione tra professionisti, artisti e membri della comunità, con il sostegno della direzione artistica di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.
L’idea de “La Pelle Sotto” è nata due anni fa dal confronto e dalla collaborazione tra due pesaresi residenti all’estero: l’antropologo Nicola Perugini, di stanza a Edimburgo, e l’artista fotografo Tommaso Fiscaletti, che vive a Città del Capo. Le competenze acquisite negli anni in ambiti diversi, sono state riversate dagli autori in questo progetto, che vuole connettere temi fondamentali del proprio percorso umano e professionale ad un luogo emblematico della loro città d’origine.
Il progetto intende far riscoprire alla cittadinanza e ai visitatori la memoria della colonia di Villa Marina, un edificio abbandonato da alcuni decenni, ma istituzione complessa la cui storia si interseca con la storia del razzismo nella nostra città e in Italia. Il fine di Villa Marina, durante il Ventennio fascista, era infatti di costruire una “stirpe italica”, rafforzando la “salute dei corpi” con la terapia del sole, per preparare i giovani a colonizzare altre popolazioni. Il progetto sviluppa una serie di interventi artistici e iniziative per affrontare il tema ancora urgente del razzismo e allo stesso tempo consentire a cittadinanza e visitatori di riscoprire una parte “fantasma” della capitale della cultura.
Di grande impatto la gigantografia fotografica di 180 mq “Bagni di sole”, installazione site-specific preparata per essere posta su una facciata dell’edificio, ed inaugurata il 13 aprile scorso.
Per quanto riguarda il lavoro delle nostre classi nello specifico, tra aprile e giugno queste hanno lavorato per riflettere sul livello ideologico che sottostà all’intero progetto: inizialmente sono state analizzate in classe le tecniche di propaganda razzista adoperate nel ventennio fascista, attuata tramite foto, riviste, slogan ecc. in modo da permettere ai ragazzi di riflettere su cosa è stato il passato. Successivamente i ragazzi hanno lavorato attivamente per cercare di creare un immaginario diverso e per “decolonizzare” l’edificio, separandolo dalla memoria unica di ciò che è stato. A tal fine sono stati realizzati due cartelloni, in cui i ragazzi, guidati dalle professoresse e da Giancarla Ugoccioni, hanno colorato, dipinto, disegnato e trascritto frasi da loro scelte per liberare le emozioni e riportare in auge concetti per loro e per tutti fondamentali, quali quelli di libertà, vita, diritti, uguaglianza, collaborazione, diversità, futuro, dialogo, speranza e tanti altri.
I cartelloni realizzati verranno posti nelle vicinanze dell’installazione “Bagni di sole”, oppure verranno utilizzati per una video installazione da esibire al pubblico. Il tutto verrà presentato il 12 luglio prossimo, a Villa Marina alle ore 18.30, come step finale del progetto. Non mancate!