Fabbisogni di orientamento alla base del progetto

In una società sempre più complessa e interconnessa, molte sono le competenze e le capacità indispensabili non solo per studiare e lavorare, ma anche per orientarsi nella vita quotidiana. Si considera infatti un obiettivo educativo quello di comprendere le proprie aspirazioni in rapporto con le proprie qualità e limiti, oltre a sapersi orientare con queste nel mondo e nel mercato del lavoro, evitando lo smarrimento che, spesso, porta a scoraggiamento e precarietà occupazionale.

Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado è una tappa fondamentale nel processo formativo di ciascun studente, in quanto rappresenta, per la quasi totalità dei ragazzi, il primo importante processo decisionale della loro vita. Sino a quel momento l’allievo ha fatto un percorso di studio simile ai suoi coetanei: non ha dovuto scegliere un percorso diversificato per programmi, materie, attività, in vista del proseguimento degli studi universitari e/o della carriera professionale/lavorativa. Durante la scuola secondaria di primo grado, lo studente inizia a manifestare gli interessi che lo stimolano maggiormente, le materie per le quali nutre più propensione, i lavori per cui si sente più portato. Spesso tale lettura da parte del docente viene trascurata o addirittura ignorata, procurando a volte anche problematiche di varia entità, tra cui blocchi o rifiuti. Tali manifestazioni se non accolte, possono confluire, nel delicato periodo adolescenziale, in fenomeni quali il disorientamento e la conseguente dispersione scolastica, che d’altra parte possono essere più efficacemente contrastati attuando preventivamente un percorso orientativo integrato.

A tal proposito, si sta registrando una diffusa consapevolezza del preminente ruolo insito nella scuola circa un migliore e costante orientamento formativo capace di valorizzare il riconoscimento di sé, delle personali necessità e dei propri desideri e progetti, da parte sia dello studente che degli adulti di riferimento.

I continui processi di trasformazione della società impongono di soffermarsi sullo sviluppo di quelle competenze che possano consentire di affrontare nuove sfide, di operare negli svariati contesti lavorativi e con modalità flessibili e collaborative.