Classe 1^C

"Per i prossimi giorni dovrò per forza continuare a fare quello che faccio tutti i giorni, e non potendo uscire di casa non posso avere neanche un po’ di tempo per stare all’aria aperta e staccare la mente dal problema che ci sta sfinendo tutti... mio padre lavora ancora e ho il pensiero che si possa contagiare, però so che lui è forte e che starà attento per proteggere la sua famiglia."

"Per me e per tutti gli italiani questo momento è particolarmente difficile perché personalmente rimanere chiuso in casa è molto pesante... A rendere la situazione ancora più difficile per me, è la lontananza dai miei genitori perché mio padre è in ospedale e mia madre è con lui."

"Voglio essere positivo e sperare che tutto andrà bene: una frase che in questi giorni viene fatta vedere spesso sui social e sui balconi di tutte le case e che spero ci porti davvero fortuna."

"Mi manca la solita routine e adesso riesco a capire quanto siano importanti le cose che facevo prima: andare a scuola, uscire con i miei amici e mangiare fuori, andare in palestra e andare trovare i parenti... prima non ne avevo voglia adesso mi mancano."

"L’aspetto positivo è che stando a casa, si fanno cose che solitamente non si fanno durante la vita di tutti i giorni, come per esempio le lezioni online (che a me piacciono molto) e, soprattutto stare insieme alla famiglia!"

"Anche se non avrei mai pensato di dirlo, preferisco andare a scuola fisicamente in quanto a scuola posso stare con i miei compagni e interagire con loro, divertendomi anche di più!"

"Sono abbastanza tranquillo anche se a volte, soprattutto quando ne sento parlare, mi prende un po’ di ansia e preoccupazione perché temo che la situazione peggiori ulteriormente e qualcuno a me vicino, amici, parenti e famigliari si possano infettare e magari anche morire."

"Non so quando si ritornerà alla normalità, ovvero gli adulti a lavoro e gli studenti a scuola, ma sono quasi convinta che ancora per un po’ la situazione sarà la medesima e inizio a sentire la mancanza delle persone a cui voglio bene che ora non posso vedere, del sospiro di sollievo ogni volta che suonava la campanella della fine delle lezioni e di tanti altri piccoli gesti che ora non posso fare. Adesso cercherò di non rendere inutili questi giorni."

"E' da quaranta giorni che siamo chiusi in casa e capisco solo ora quanto mi mancano gli amici e gli abbracci. Ciò che prima era normale e semplice ora è come un ricordo lontano distante da ciò che stiamo vivendo adesso..."

"Passo le giornate tranquillamente; solitamente mi sveglio presto, perchè mi godo il silenzio che si sente da quando un po' tutta l'Italia è entrata in quarantena, non sentendo più tante macchine passare: lunedì volevo fare una foto al tramonto e sono uscita nel terrazzo; solitamente, verso le sei di pomeriggio, nella statale c'è molto traffico, perchè le persone finiscono di lavorare e tornano a casa. Non lo avessi mai pensato, ma l'unica cosa che si sentiva era la suoneria del mio telefono mentre scattavo le foto. Poi leggo, perchè lo trovo un buon passatempo immaginare di trovarmi in un altro luogo a divertirmi con gli amici, o a vivere nuove esperienze. In questi ultimi giorni, ho scoperto che stare tanto tempo senza vedere fisicamente, e non tramite uno schermo, i tuoi amici può essere abbastanza deprimente, e ho pensato che scrivere un semplice diario tutte le cose che vorrei dire a loro, o raccontare della mia giornata, di quello che mangio o faccio, scrivere di problemi che mi preoccupano, mi rende più libera da tutto il peso di quei pensieri, ed è come se la mia mente si liberasse."

"Mi sarebbe tanto piaciuto poter uscire con la mia apetta, visto che ho preso da poco la patente e le giornate sono fantastiche, ma purtroppo me le posso godere solo dalla finestra..."

"Ogni giorno della mia vita lo sto passando in totale solitudine dentro la mia cameretta con la mia Play che in questo momento è la mia unica risorsa perché mi fa rimanere in contatto con le persone che amo di più cioè i miei amici più cari, che tramite uno schermo e delle cuffie mi strappano in continuazione un sorriso di bocca. Mi mancano in maniera infinita e spero che al più presto si torni a fare la vita di tutti giorni, a fare le “cafonate” assieme a loro, a fare sport, ad andare a scuola ed a uscire la sera per una bella pizza."

"...C’è chi prega per i propri cari che sono stati infettati dal virus, c’è chi per distrarsi si occupa della casa, pulendo e spolverando ogni angolo, altri ancora invece lavorano dalla loro umile scrivania, in una stanza chissà dove nella propria dimora, in quanto non possiamo uscire, e chi invece manda avanti la sua impresa sul posto di lavoro, armato di mascherina e coraggio... Questo è quello che ognuno di noi dovrebbe fare adesso: stare accanto alle persone a cui teniamo, ricordando soprattutto che questa pandemia un giorno avrà fine, che tutto si sistemerà, e che il Covid 19 non sarà più ricordato come il virus che provocò migliaia di vittime, ma come la più grande sfida che siamo riusciti a superare ancora una volta."